sabato 2 luglio 2011

Vedere il Monte Sion attraverso gli occhi di Antonello


Dal Monte Sion inizia la visita delle cappelle del Sacro Monte con la compagnia di Antonello. Per la realizzazione delle cappelle si cercò una somiglianza non solo simbolica ma che collocava anche le cappelle in scenari ambientali che volevano riprodurre in scala ridotta il modello di una Gerusalemme terrena: un percorso tangibile in cui rivivere le tappe concrete del Calvario seguendo la via Crucis predicata dai francescani. A San Vivaldo oggi restano 17 delle 34 cappelle iniziali edificate nei primi anni del XVI secolo. Sono cappelle, cioè piccole chiese che racchiudono tesori d’arte. 

Sul Monte Sion c’è un edificio che ne accorpa tre su quote differenziate: il Cenacolo, la Pentecoste e l’Incredulità di San Tommaso, più un quarto ambiente privo di tracce di arredo liturgico ma nel quale è riconoscibile il Sepolcro di Davide. La titolazione delle tre cappelle trova il proprio modello nel gruppo di edifici sul Sion, all’esterno delle mura di Gerusalemme e negli episodi connessi all’Ultima Cena: la Lavanda dei Piedi, la Discesa dello Spirito Santo e l’Incredulità di san Tommaso. Queste statue sono impressionanti per la verosimigilanza delle loro mimiche e delle loro posture: quasi mai si tratta di volti angelici e sorridenti che avevano abbellito ogni chiesa rinascimentale di Firenze e della provincia, anzi in questi volti si possono riconoscere modelli presi direttamente fra la gente dei piccoli comuni limitrofi. Seguiteci e vi porteremo alla scoperta di questi scrigni d’arte!


1 commento:

  1. Bellissime le terracotte!! Queste cappelle sono veri scrigni d'arte!!!

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